CONVINZIONI SULL'AMORE
Siamo pieni di preconcetti sull’amore che non ci aiutano a vivere serenamente i nostri rapporti. E siamo anche pieni di convinzioni contraddittorie. Crediamo che l’amore ci renda felici, ma crediamo anche che sia la maggior fonte di sofferenza. Temiamo di aprirci all’altro, ne abbiamo paura, anche se sappiamo che solo la vicinanza emotiva può farci sentire pienamente appagati. Desideriamo l’amore ma abbiamo paura che ci renda troppo vulnerabili. Vorremmo che l’altra persona si impegnasse seriamente con noi, ma noi per primi abbiamo paura di impegnarci con lei. Vogliamo un amore senza freni, ma ci avviciniamo all’altra persona con il freno a mano tirato. Vorremmo sicurezze, ma non siamo disposti a darle. Tendiamo ad essere possessivi, ma per noi vogliamo la libertà.
L’amore è davvero teatro delle nostro più profonde contraddizioni. Se desideriamo relazioni appaganti dobbiamo però iniziare a dare ciò che noi per primi vogliamo ottenere. Se continueremo ad aspettare che sia l’altra persona a fare il primo passo, magari adducendo come motivazione il fatto che noi, di passi, ne abbiamo già compiuti molti, allora l’insoddisfazione che serpeggia nella coppia sarà destinata ad aumentare. E questa stessa insoddisfazione segnerà l’inizio della fine della relazione.
CAMBIA LE TUE CONVINZIONI LIMITANTI SULL’AMORE
Ecco le convinzioni limitanti più comuni che abbiamo su questo.
Non merito amore
Proprio come i bimbi, anche da adulti crediamo che l’amore vada meritato magari perché ci comportiamo bene, mettiamo da parte i nostri egoismi e ci dedichiamo amorevolmente agli altri. Sempre e comunque. E quando questo non avviene ci sentiamo indegni di quell’amore che è il nostro nutrimento primo. Noi siamo sempre e comunque degni d’amore, al di là dei nostri comportamenti. Perché l’amore che nutre può essere solo incondizionato.
Sono incapace di amare/ricevere amore
Cosa dovremmo provare per poterci sentire realmente capaci di amare? Nessuno di noi lo sa veramente, o lo conosce solo in teoria. Alcune persone sono più chiuse di altre, e temono che il problema stia proprio nella loro incapacità di amare, mentre il loro solo problema è nella paura di essere feriti.
L’amore è sofferenza (tradimento, abbandono, rifiuto)
È piuttosto comune chiudersi dopo esperienze dolorose, ma, se vogliamo essere felici, non possiamo rimanere chiusi per molto. Non possiamo tenere a riposo il cuore a lungo, altrimenti la nostra vita diventerà un deserto di desolazione e solitudine.
Per quanto possiamo sentirci feriti dai nostri rapporti affettivi, i tradimenti più gravi sono quelli che infliggiamo a noi stessi.
Se amo mi annullo/perdo la mia libertà
Amare naturalmente non presuppone in nessun modo annullare se stessi, eppure questa convinzione è radicata in molti di noi. Crediamo che le esigenze dell’altra persona debbano avere la precedenza sulle nostre e che saremo impegnati a sostenere l’altro a scapito di noi stessi. In quest’ottica l’amore è sacrificio, invece di essere la gioia di condividere insieme un percorso dove i bisogni di entrambi hanno uguale dignità e attenzione.
Se amo divento vulnerabile
Amare presuppone aprirsi agli altri e noi ne abbiamo paura. Temiamo di avvicinarci all’altra persona perché crediamo che una volta che avrà conosciuto le nostre debolezze se ne approfitterà e ci farà soffrire. E, per evitarlo, rimaniamo rinchiusi nelle nostre armature, senza la possibilità di incontrarci mai davvero.