CONVINZIONI SULLA FELICITÀ

FELICITÀ - Convinzioni e Credenze

È difficile per noi concepire una felicità duratura. Conosciamo attimi di felicità, brevi periodi, ma non una vita veramente felice. Questo deriva dal fatto che crediamo di non poter essere felici se abbiamo problemi. Ma la vera felicità non ha nulla a che vedere con questo: è uno stato interiore, indipendente dall’esterno, che niente e nessuno può sottrarci perché appartiene solo al nostro cuore. Essere felici con continuità è possibile, ma non lo sappiamo o non lo crediamo.

Nel nostro intimo temiamo di non meritare la felicità, crediamo che sia qualcosa da riservare al massimo a qualche evento straordinario come il giorno della laurea, del matrimonio, la nascita di un figlio, quando siamo follemente innamorati, ma non lo riteniamo uno stato dell’essere. La felicità non deve essere qualcosa legata a condizioni eccezionali, ma piuttosto diventare un nostro modo di essere. 

Inoltre, guardiamo la felicità con sospetto. Crediamo che la felicità possa presentarci un conto salato. Abbiamo una forma di superstizione per cui temiamo che se saremo felici poi potrà succederci qualcosa di male. Temiamo che qualche disgrazia ci aspetti al varco se solo oseremo gioire. Abbiamo paura di essere felici e poi di doverlo scontare. E per questo preferiamo farne a meno.

 

CAMBIA LE TUE CONVINZIONI LIMITANTI SULLA FELICITÀ

Ecco le convinzioni limitanti più comuni che abbiamo su questo.

 

Non merito di essere felice

Proprio come i bambini, crediamo che la felicità vada meritata. E dal momento che tutti, ma proprio tutti, abbiamo qualche scheletro nell’armadio, non ci permettiamo di esserlo, perché pensiamo di non esserne degni. 

 

Se sono felice poi mi succede qualcosa di brutto

Molti di noi hanno questa esperienza: a periodi di felicità ne susseguono altri di dolore. Ma questo non è causato dalla felicità in sé, ma dal fatto che non siamo in grado di sostenerla. Il nostro ego si nutre di problemi e non riesce a starne senza. Dobbiamo essere molto umili e aperti per poterlo riconoscere, ma se siamo abbastanza sinceri con noi stessi possiamo renderci conto che quando abbiamo avuto un problema nella nostra vita che ci ha attanagliato, e siamo riusciti a risolverlo, poco dopo ne sono apparsi altri. Noi non riusciamo a vivere senza tormentarci e crediamo. 

 

Se sono felice attiro l’invidia degli altri

La paura di essere invidiati e che gli altri ci possano volere male perché abbiamo più di loro ci porta a sminuire il nostro benessere e ad accentuare i problemi e le difficoltà che incontriamo nella vita. Solo che, così facendo, perdiamo la nostra serenità, mentre i nostri problemi crescono e diminuisce la nostra capacità di affrontarli.

 

Per essere felici deve esserci un motivo

Essere felici è una scelta, non il risultato di circostanze speciali. Certo, se accade qualcosa a cui tengo molto, potrò avere un momento di felicità, ma la mia soddisfazione sarà passeggera e destinata ad infrangersi al primo problema che incontrerò sul mio cammino. Non possiamo limitare a momenti fortuiti la nostra felicità, né farla dipendere da condizioni esterne. Stare bene, essere felici, deve essere il risultato della nostra consapevolezza interiore.

 

Potrò essere felice quando non avrò più problemi

Questa è una delle convinzioni più invalidanti che ci sia. La vita è un susseguirsi di problemi, non possiamo certo sperare di stare bene quando questi cesseranno, perché cambieranno forma, ma non ce ne libereremo mai. Ma possiamo essere felici quando impariamo ad affrontarli in modo costruttivo. Questo sì.