La nostra esistenza è piena di dolore, così come lo è ognuno di noi: pieno di dolore. Tradimento, rifiuto, abbandono, ingiustizia, sono solo alcuni dei veleni che incontriamo lungo il nostro cammino. Perché questo? Perché vivere è una continua alchimia, nella quale impariamo a trasformare noi stessi trasmutando il veleno delle esperienze che incontriamo. Quando non siamo in grado di farlo, moriamo un po’ per volta, a ogni esperienza dolorosa. Ci frammentiamo strada facendo.
Quando impariamo a trasformarlo, il veleno diventa il più potente elisir di vita. Perché è proprio grazie a quel veleno che possiamo crescere come persone e come anime. Trasformando le esperienze tossiche in esperienze di crescita, possiamo trasformare la morte in vita. Invece, molti di noi sono già morti dentro, uccisi dal veleno delle esperienze dolorose che non hanno saputo trasformare. Ma per vivere pienamente dobbiamo diventare alchimisti, altrimenti la nostra non sarà una vera vita ma solo una morte a rate.
Il nostro errore è giudicare i duri colpi che la vita ci infligge delle disgrazie, degli incidenti di percorso, mentre sono esperienze necessarie alla nostra crescita. Non possiamo crescere davvero se non attraversando le bufere dell’esistenza. Finché tira un lieve venticello non riusciamo a diventare persone complete. Né diventiamo automaticamente persone complete per il solo fatto di attraversare bufere. La bufera ha un grande potenziale di trasformazione, ma sta a noi coglierlo.
Qualunque evento ingiusto o doloroso incontriamo sul nostro percorso va accolto e trasformato. In assenza di questa operazione, ci porteremo appresso un carico di dolore che andrà ad aggiungersi agli altri già presenti nella nostra storia personale, e ci sentiremo sempre più infelici e impotenti. Quando invece abbiamo la forza e la consapevolezza di affrontare costruttivamente le esperienze dolorose guariamo in profondità.
Forse alcune situazioni che abbiamo definito ‘negative’ ci hanno cambiato completamente la vita, e portiamo rancore a queste situazioni o alle persone coinvolte. Ma dimentichiamo che la vita è cambiamento e che se il cambiamento è stato devastante è perché non siamo stati capaci di accettarlo attivamente. Perché tutto quello che riusciamo ad accettare si trasforma, proprio come il piombo in oro.
Ogni cambiamento è una piccola morte. E la morte è un’esperienza necessaria. Anche in vita. Moriamo moltissime volte prima di lasciare il corpo fisico. Ed è proprio la morte che rende possibile la trasformazione. Dobbiamo imparare a morire a noi stessi continuamente, lasciando andare le nostre abitudini, le nostre convinzioni, il nostro angusto sistema di riferimento, le nostre certezze, ed accettare costruttivamente le nuove sfide che si presentano, per quanto dure possano apparirci. Perché solo se impareremo a morire potremo vivere davvero.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.